L’azoto (N) è un elemento essenziale per la crescita e lo sviluppo delle piante, poiché è un componente fondamentale delle proteine, degli amminoacidi e di altre molecole vitali. La carenza di azoto è uno dei problemi più comuni che possono influenzare la salute delle piante. Questo articolo esplorerà le cause della carenza di azoto, i suoi sintomi e fornirà suggerimenti su come affrontare efficacemente questo problema.

Perché le piante hanno bisogno di azoto?

Le piante hanno bisogno di azoto per diversi motivi cruciali per la loro crescita e il loro sviluppo sano.

Innanzitutto, l’azoto è un componente fondamentale delle proteine, che sono essenziali per la struttura e la funzione delle cellule vegetali. È un componente critico della molecola di clorofilla, che è responsabile della fotosintesi e degli amminoacidi, che sono i mattoni di base delle proteine e sono essenziali per la crescita e lo sviluppo delle piante. È un elemento costituente degli acidi nucleici, come il DNA e l’RNA, molecole cruciali per l’informazione genetica e il funzionamento cellulare. Infine, l’azoto svolge un ruolo anche nella regolazione di vari processi metabolici nelle piante, inclusi il trasporto di nutrienti, la respirazione cellulare e la produzione di energia.

Quando ne hanno bisogno?

Durante la fase vegetativa della crescita, le piante possono essere più suscettibili ad una carenza di azoto, momento in cui la pianta richiede livelli più elevati di questo elemento.

La maggior parte dei fertilizzanti vegetali reperibili nei negozi di giardinaggio sono già ricchi di azoto, durante la fase di fioritura quindi, quando le piante necessitano di una quantità inferiore di azoto, si dovrebbe optare per fertilizzanti con un basso tenore di azoto, ma potrebbe non essere facile trovarli. Durante questa fase, i fertilizzanti per piante adatti alla fioritura o specifici per cactus sono preferibili.

Cause e sintomi della carenza di azoto

La prima, e la più ovvia, causa di carenza di azoto è che la pianta non ne riceve abbastanza, il che è più probabile durante la fase vegetativa in cui la pianta richiede una maggiore quantità di azoto rispetto agli altri nutrienti. L’altra ragione della carenza è un errato livello di pH del terreno. In questo caso, la pianta non riesce ad assorbire l’azoto fornito, anche se è stato somministrato in quantità sufficiente.

Come riconoscere la carenza?

  1. Decolorazione delle foglie: Le foglie possono diventare di un verde pallido o giallastro, in particolare nelle parti più vecchie/inferiori della pianta. Ciò potrebbe continuare anche verso le foglie superiori.
  2. Rallentamento della crescita: Le piante affette dalla carenza di azoto possono mostrare una crescita rallentata e un ritardo nello sviluppo.
  3. Mancanza di vigore: Le piante possono apparire deboli e meno vigorose del normale.
  4. Morte dei tessuti fogliari: In casi gravi, le foglie possono sviluppare necrosi, iniziando dai bordi e progredendo verso il centro.
  5. Fioritura precoce: Le mancanze di azoto possono anche indurre una pianta a fiorire in modo precoce e produrre una resa inferiore.
  6. Gambo rosso: Anche il gambo potrebbe indebolirsi. Se uno stelo inizia a diventare rosso, significa che la pianta potrebbe avere una carenza di azoto.

Rimedi per la carenza di azoto

Quando i coltivatori identificano i segni di una carenza di azoto, ci sono diversi approcci che possono essere adottati per risolverla.

La prima cosa da fare è controllare i livelli di pH del terreno di coltura. Questo controllo può essere eseguito utilizzando semplici cartine per il test del pH o un pHmetro. Un pH ideale favorisce la crescita ottimale della pianta. Monitorare attentamente questi livelli e regolarli se necessario assicura che tutti i nutrienti forniti alla pianta vengano efficacemente assorbiti.

Fatto ciò, le piante dovrebbero mostrare miglioramenti entro circa una settimana. Tuttavia, le foglie che sono già ingiallite non si riprenderanno mai completamente e dovrebbero essere accuratamente rimosse.

Durante la fase di fioritura, se sospetti una carenza di azoto, è possibile aumentare leggermente l’apporto di questo nutriente. Tuttavia, è fondamentale essere cauti durante questa fase, poiché le piante richiedono meno nutrienti e potrebbero soffrire di tossicità da azoto se ne viene somministrato troppo. È importante anche comprendere che, le foglie possano ingiallire naturalmente mentre si avvicinano alla raccolta, un processo che non richiede alcuna correzione.

Per coloro che coltivano in modo biologico e per le piante da esterno, il letame compostato o il guano di pipistrello possono essere una scelta efficace.

Per la coltivazione biologica indoor, è possibile utilizzare farina di pesce, che è naturalmente ricca di azoto, o un’emulsione di pesce, che può essere aggiunta durante l’irrigazione. In alternativa, esistono anche prodotti commerciali biologici che forniscono nutrienti organici alla pianta.